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16/10/15

Ferrari F12 TDF Tour De France

Ecco la F12 TDF, il nuovo modello della Ferrari, che già si era vista in qualche scatto rubato durante i test su strada, pensavamo che poteva trattarsi di una futura Speciale o una GTO, ma ci siamo sbagliati.




Ferrari ci ha colto di sorpresa con l'uscita ufficiale del nuovo modello denominato F12 Tour De France (TDF), rendendo così omaggio alla gara di durata francese che vide protagonista la casa di Maranello durante gli anni '50 e '60, in particolare con il modello 250 GT Berlinetta del '56, un'auto che abbinava grandi prestazioni ad un eccellente comfort, così che il pilota poteva guidare per ore su strade molto impegnative.




Motore: La F12 TDF ha sotto il cofano un motore V12 da 6262 cc con bancate a 65° aspirato da cui è nato anche il motore endotermico della LaFerrari.
Il propulsore sviluppa una potenza di 780 cv a 8.500 giri/min (125 cv/l) con una coppia massima di 705 Nm.

Numerose le modifiche che i tecnici specializzati della Ferrari hanno adottato su questo V12: si passa dall'utilizzo di punterie meccaniche derivate dal mondo delle corse GT, alle trombette ad altezza variabile già impiegate nella F1, così da aumentare il rendimento volumetrico ad alti giri.




Cambio: Per quanto riguarda la trasmissione la F12 TDF ha un cambio F1 DCT con i rapporti di tutte le marce accorciati del 6% rispetto alla F12 Berlinetta ed una riduzione del tempo di cambiata in "up" del 30% ed addirittura del 40% in "down".




Aerodinamica perfezionata: Oltre la meccanica è stata rivista e modificata l'aerodinamica del veicolo ottenendo un carico di 230 kg a 200 km/h, ossia +107 kg rispetto al modello su cui è basata.
Le soluzioni utilizzate per le migliorie aerodinamiche sono: l'inserimento di uno splitter nella parte inferiore del paraurti anteriore, dive planes, floorwings e branchie che aumentano l'efficienza sia del fianco che del fondo.




Sulla parte laterale anteriore l'Aerobridge è stato rivisto per incrementare il passaggio dei flussi d'aria, invece posteriormente le Louvers sul parafango sono una soluzione tecnica che crea una depressione che estrae aria all'interno del passaruota e consente di sfruttare una parte di fondo.
Nella parte posteriore dell'auto lo spoiler è stato rialzato di 30mm e arretrato di 60mm mentre il lunotto è stato reso più verticale, per avvantaggiare le compressioni di carico dello spoiler.
Infine sul fondo della supercar sono state inserite una triplice coppia di palette a forma di sciabola (derivate dalle gare GT), che contribuiscono ad aumentare del 30% il carico aerodinamico rispetto alla F12 Berlinetta, insieme ad un diffusore posteriore totalmente ridisegnato e dotato di un sistema di 3 portelle attive.
Tutte queste soluzioni hanno permesso una riduzione di peso di ben 110 Kg garantendo uno scatto da 0-100 km/h in 2,9 secondi.




4 ruote sterzanti: La vera novità di questa F12 TDF è l'asse posteriore sterzante che, mediante una logica di controllo sviluppata interamente dalla Ferrari, prevede che le ruote posteriori siano regolate automaticamente definendo l’angolo di sterzo ottimale in funzione di angolo volante, velocità di sterzata volante e velocità del veicolo.




Esclusiva: La Ferrari F12 TDF sarà prodotta in serie limitata di 799 esemplari, quindi solo pochi avranno la fortuna di possederla e di apprezzare al meglio tutte le migliorie meccaniche ed estetiche apportate su questo modello. Il prezzo non è stato ancora comunicato ma ipotizziamo che supererà tranquillamente i 275 mila euro della F12 Berlinetta da cui deriva.



19/08/15

Bmw M4 GTS Concept

Presentata la nuova BMW M4 GTS al Monterey Car Week in California ad un anno dal lancio della BMW M4 Coupé. La M4 GTS sarà stradale ma sopratutto da pista.

L'auto, costruita dalla divisione BMW M GmbH grazie alla tecnologia maturata nel mondo del motorsport, riprende la tradizione delle precedenti edizioni speciali della versione M3. , si genera una fusione perfetta tra la corsa del motorsport e la guida giornaliera su strade urbane, infatti BMW dichiara una esperienza di guida esclusiva ed emozionante.


Motore da pista: Nella BMW M4 GTS saranno presenti nuove tecnologie usate nel motorsport, come per esempio l'innovativo sistema d'iniezione ad acqua per il motore che grazie ad esso è stato possibile aumentare coppia e potenza in tutta sicurezza.
Il sistema già è stato testato sulla BMW M4 Moto GP Safety Car, dove sfruttando le proprietà fisiche dell'acqua gli ingegneri della BMW hanno creato un sistema che spruzza una finissima nebbiolina d'acqua all'interno del collettore di aspirazione, così da raffreddare l'aria aspirata dal motore e di conseguenza abbassare la temperatura finale di compressione nella camera di combustione.
 L'enorme vantaggio è che il motore turbo della BMW M4 GTS può lavorare a pressioni di sovralimentazione superiori, anticipando l'accensione con maggior durata nel tempo del motore turbo.


Fari organici: l'auto sarà dotata di nuovi fari posteriori OLED (Organic Light Emitting Diode) i fari sono composti da diodi organici ad emissione di luce, dove una bassa tensione di circa 3/4 volt, attiva gli strati spessi meno di un millesimo di millimetro, emettendo una luce omogenea e con un'ampia diffusione.


Vernice Bicolor: il carattere sportivo della vettura è enfatizzato dagli splitter anteriori e dallo spoiler posteriore in carbonio a regolazione manuale, assicurando così un carico aerodinamico personalizzato.
Particolarmente affascinante l'utilizzo della vernice Frozen Dark Grey metallizzato per la carrozzeria abbinata ad un tocco di colore Acid Orange per lo splitter anteriore e nei leggeri cerchi in lega fucilati e lucidati.

La BMW M4 GTS sarà equipaggiata con ruote 9,5 J x 19 sull'asse anteriore e posteriore 10,5 J x 20 dotate di pneumatici Michelin Sport Cup 2, con le misure 265/35 R19 all'anteriore e 285/30 R20 al posteriore. I performanti pneumatici sono perfettamente tarati per la guida frenetica in pista o per una più rilassante in città.

02/08/15

Ferrari 488 Spider

Ferrari ha annunciato il 28 Luglio l'uscita del nuovo modello chiamato 488 Spider, nuova variante della 488 GTB.

Il tetto ripiegabile: La 488 Spider dispone per il tetto del sistema RHT (Retractable Hard Top), unico al mondo per sue caratteristiche, impiega solo 14 secondi per ripiegarsi. L'architettura del tetto rigido ripieghevole in due parti sopra il motore, garantisce un risparmio degli spazi e una riduzione di peso di ben 25 Kg, maggior comfort acustico e climatico, grazie anche all'introduzione del sistema per la regolazione del lunotto posteriore in 3 step diversi.



Il motore dell'auto: monta lo stesso della 488 GTB, uno straordinario V8 Turbo a Carter secco con bancate disposte a 90° e cilindrata di 3.902 cc che eroga 670 Cv (492 kW) a 8.000 giri/min con una coppia massima di 760 Nm insieme ad un cambio F1 a doppia frizione a 7 marce.
Bisogna ricordare che questo motore Turbo costruito da Ferrari e derivato da quello della California T, eroga la potenza sempre in modo crescente, annullando il difetto del Turbo Lag, tipico delle motorizzazioni turbo, grazie al duro 
lavoro degli ingegneri Ferrari la risposta dell'acceleratore è di soli 0,8 secondi. La 488 Spider accelera da 0 a 100 km/h in soli 3 secondi e da 0 a 200 km/h in 8,7.


Il telaio: La Supercar pesa 1.420 Kg a secco grazie all'utilizzo della lega di alluminio per lo space frame ed in alcune parti anche il magnesio, migliorando così del 23% le prestazioni del telaio precedente usato nella 458 spider. 
La distribuzione dei pesi è da riferimento: Anteriore 41,5% Posteriore 58,5%, rende questa Ferrari un vero bolide su strada.



L'aerodinamica: Ferrari dichiara che è la spider più efficiente di sempre grazie alle sue nuove forme ed ai dispositivi innovativi tra cui lo spoiler soffiato e il fondo aerodinamico con generatori di vortici che riescono ad incrementare la deportanza migliorando le prestazioni dell'auto.
I sistemi elettronici sono totalmente integrati tra loro nel controllo dell’angolo di assetto evoluto (SSC2) che consente livelli di accelerazione in uscita dalle curve superiori del 12% rispetto alla 458 Spider. Complessivamente il tempo di risposta è del 9% in meno rispetto alla Spider precedente. 



Il prezzo della spider: sarà venduta a 230.000€ circa, quindi 20.000€ in più della 488 GTB coupè a tetto rigido. 
Le prime consegne inizieranno ad autunno.

04/07/15

[Speciale] Parco Valentino Salone & Grand Prix

Dopo anni Torino ritorna ad essere la città dell'auto, grazie all'evento Parco Valentino Salone e Gran Premio.

Un evento che ha riscosso un notevole successo tanto i tra giovani così come tra gli adulti, circa 300.000 i visitatori pervenuti durante i quattro giorni del salone dell'auto, il tutto completamente gratuito, grazie anche alla partecipazione di 25 case automobilistiche ed all'ottima organizzazione dello staff.

Il salone, situato nel Parco del Valentino, è una splendida location dove si potevano apprezzare le vetture nei vari stand delle case circondati dal verde del parco. Luogo ideale per esporre e far conoscere al grande pubblico le novità di prodotto e quelle che saranno le vetture di domani. Erano presenti infatti numerosi Carrozzieri e centri di Design, tra cui Pininfarina con le stupende Sergio e Cambiano ed Italdesign Giugiaro con l'avveniristica GEA. 

Due le anteprime mondiali della kermesse: Mole costruzione artigianale modello 001 di Up Design, una supercar futuristica ideata da Umberto Palermo, mentre la seconda si chiama WildTwelve, la Super Sportiva da 800 cavalli e motore 12 cilindri ideata da Roberto Piatti di Torino Design per ATS. 

Le pedane del Salone ospitavano anche i prototipi di Fioravanti con Alfa Romeo Vola, Studiotorino con le RK Spyder e RK Coupé, I.DE.A Institute con prototipi a propulsione elettrica e lo IED di Torino con la Syrma a guida autonoma. 

Naturalmente non potevano mancare le pedane dedicate all’ingegneria d’avanguardia e alla ricerca allestite con B-Tron e Politecnico di Torino. A chiudere il parterre d’eccezione che si estendeva fino al secondo ingresso denomitato Nuvolari, la Ferrari FXXK di Centro Stile Ferrari.





Per celebrare Torino Capitale Europea dello Sport 2015 è stata allestita una pit-lane dedicata alle auto da competizione. Presenti le sport prototipi come la Maserati MC-12, vetture superturismo e da rally dalla Toyota Celica 4WD di Carlos Sainz alla Mini Cooper vincitrice del rally di Montecarlo. 

Noi di Nykod eravamo presenti da sabato mattina per goderci il concorso d'eleganza Pininfarina, evento che ha festeggiato gli 85 anni dell'azienda torinese, dove hanno partecipato alcuni dei modelli più esclusivi e rappresentativi del genio del Design Pininfarina, tra cui Ferrari, Lancia, Alfa Romeo e Fiat.

La vincitrice del concorso come "Best of Show" è stata la Lancia Florida 1 del collezionista Corrado Lo Presto, vettura che più di tutte esprime la bellezza senza tempo del marchio Pininfarina.

Il premio per la vettura più elegante se lo è aggiudicato una Cisitalia 202 coupè del 1947 per le sue linee raffinate e delicate.

E per chiudere il concorso vince il riconoscimento speciale "Chairman's Award" una Ferrari 212 Inter Cabriolet del 1951 equipaggiata con motore V12 da 2,5 cc con 125 cv, scelta dalla giuria per essere la più elegante e raffinata tra tutte le altre auto in concorso.

Domenica, ultimo giorno del salone dell'auto di Torino, si è disputato il Gran Premio per le strade della città, dove hanno partecipato numerose auto storiche, da corsa e varie supercar di tutte le razze. La partenza del Grand Prix era da corso Massimo D'Azeglio fino al traguardo ai giardini della Reggia di Venaria Reale.

Le auto che partecipavano al Gran Premio erano un centinaio: ad aprire le danze una rara Lancia D-50 di Formula 1, vettura vincitrice dell'ultimo Gran Premio del Valentino tenutosi nel 1955, a seguire le auto da competizione esposte nell'area Motorsport dell'evento esposta al pubblico. Presenti anche Fiat, Abarth, Alfa Romeo, Maserati, Ferrari, Lamborghini, Jaguar, BMW, Audi, McLaren, Porsche, Mercedes-Benz ed infine il gruppo delle Pagani, guidato dal fondatore del marchio Horacio Pagani a bordo di una Zonda S blu.

Dispettosa la pioggia che è scesa dopo qualche ora, ma non ha in alcun modo intaccato la passione della gente, che è rimasta fino alla fine del Gran Premio.

31/05/15

La nuova Jaguar XE [Presentazione di Roma]

Su invito di Jaguar noi di Not Your Kind Of Driving ci siamo recati al party organizzato a Roma, per la presentazione della nuova Jaguar XE.
La nuova berlina della casa inglese dovrà competere con le tre case tedesche del segmento D: BMW con la serie 3, Mercedes-Benz con Classe C ed Audi con la A4. Ma Jaguar ha ben due assi nella manica da giocare, un telaio in alluminio e il nuovo motore quattro cilindri denominato "Ingenium".

La forza dell'alluminio: Utilizzando l'alluminio per la scocca i vantaggi sono molti come ad esempio la riduzione in generale del peso ed il conseguente aumento delle performance, tutto questo senza compromettere la resistenza dell'auto che viene garantita da una elevata rigidità torsionale di 22kNm/deg. L'auto ha un ottimo CX, pari a solo 0,26 che insieme ad un cambio automatico a 8 marce mantiene i consumi ridotti a circa 3,8 L/100 km.





La tenuta di strada dell'auto è elevata grazie alla distribuzione del peso della Jaguar XE che si avvicina a 50:50, più il peso è al centro della vettura più è reattiva e facile da portare in curva, tutto grazie anche all'uso dell'alluminio ad altra resistenza RC5754 della nuova generazione Jaguar, basata sulla nuova tecnologia Highly Advanced Aluminium.

Il test drive: Jaguar ci ha invitato ha provare la nuova XE e ci ha davvero stupito!
Il modello in prova era la R-Sport con il motore da 2.0 cc l4 turbo-diesel E-Performance da 163 cv, forte di un' accelerazione da 0-100 Km/h in 8.4 secondi e una velocità massima di 227 Km/h.

La prima cosa che ci è piaciuta guidando la nuova XE è stato il cambio automatico a 8 marce, anche usando la funzione Sequential Shift, abbiamo visto che le cambiate sono rapide, senza sobbalzi e non abbiamo riscontrato problemi di fluidità.
Ottimo anche l'assetto dell'auto, sopratutto usando l'opzione Dynamic, dove l'auto diventa più rigida per favorire una guida più grintosa.
In configurazione comfort si viene sempre coccolati e le buche dell'asfalto romano vengono tranquillamente filtrate dalle sospensioni, sia nella parte anteriore che in quella posteriore dei passeggeri.
Interessante anche il sistema multimediale completamente rinnovato, ci è piaciuto per la grafica intuitiva e per la dimensione notevole dei pulsanti virtuali a schermo. All'avanguardia la possibilità di connettere il telefono e comandare le applicazioni di questo.

Per chi vuole osare di più, può scegliere la Jaguar XE-S equipaggiata con un motore 3.0 cc V6 abbinato ad un compressore volumetrico che sviluppa la potenza di 340 cv e 450 Nm di coppia massima sempre accompagnata dal notevole cambio automatico a 8 rapporti.


04/05/15

[Top Marques] Montecarlo Automobile - Carlo Chiti Stradale 90

In occasione del Top Marques di Monaco era presente lo stand della Montecarlo Automobile, una casa automobilistica monegasca fondata nel 1983 dall'imprenditore Fulvio Maria Ballabio, pilota automobilistico e campione di motonautica.

L'auto di cui tratteremo oggi è la Carlo Chiti Stradale 90, una supercar che rende omaggio all'ingegnere Carlo Chiti che ha lavorato per Ferrari e Alfa Romeo dove dirigerà il reparto corse fino al 1985 quando, assieme ad altri progettisti, fonderà la Motori Moderni
L'origine del nome: la denominazione Stradale sta ad indicare che questo modello è un'evoluzione della vettura da competizione a cui sono state apportate una serie di modifiche volte all'utilizzo su strada, soprattutto per renderla omologabile. Invece il numero 90 si riferisce all'età che avrebbe avuto l'ingegnere Carlo Chiti nel 2014. 
La supercar è l'ultima evoluzione del progetto Centenaria, prima supercar creata nel 1990 dalla casa monegasca e la prima al mondo ad essere concepita con una monoscocca chiusa in fibra di carbonio. 

La Carlo Chiti Stradale 90 monta un propulsore Alfa Romeo V6 da 3.000 cc da 300 cv accoppiato a due motori elettrici posizionati sull'asse anteriore che vengono alimentati dal gruppo batterie posizionato nel tunnel centrale dell'auto. L'energia viene prodotta anche dal generatore calettato direttamente sul motore e recuperata dal sistema frenate che la reindirizza alle batterie. 
Ricordiamo che il motore V6 è alimentato da un sistema a metano, frutto dell'esperienza in pista della divisone sportiva, Montecarlo Racing Team valorizzando così il tema dell'ecologia, molto a cuore al principato di Monaco.


Interni 100% racing: Entrando a bordo si respira tutto lo spirito delle corse, saltano subito all'occhio la fibra di carbonio e la leva del cambio sequenziale, mentre i finestrini sono in plexiglass per ridurre ulteriormente il peso dell'auto! Anche se è un'auto dalle caratteristiche racing, può circolare tranquillamente per le strade monegasche.

L'estetica dell'auto è caratterizzata da un corpo vettura in fibra di carbonio con una linea molto slanciata e sono presenti alcuni dettagli della carrozzeria che riprendono lo stile Alfa Romeo dei modelli da corsa, come le griglie posteriori e la presa d'aria sul tetto. 

Un anticipazione sul prossimo progetto della casa monegasca: sarà la Giulietta Montecarlo, prodotta in serie limitata e basata sulla Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde. Equipaggiata con un motore 1750 turbo portato a 330 cv è coadiuvato da due motori elettrici montati al posteriore, ciascuno da 27 cavalli. 

Ringraziamo la Montecarlo Automobile per loro disponibilità e cortesia.



27/03/15

McLaren P1 GTR - Geneva Motorshow 2015

Svelata al salone di Ginevra la versione definitiva della Mclaren P1 GTR, ha 1000 cv e pesa 50 kg in meno della sorella da strada. Sarà solo per la pista.

Livrea iconica: I più esperti noteranno che la livrea è un omaggio a quella Mclaren F1 GTR, telaio #06R che con il numero 51 sulla portiera e Derek Bell alla guida, trionfò alla 24 ore di Le Mans del 1995.
La vettura fu portata in gara dalla scuderia Mach One Racing e viene ricordata per essere l'esemplare tra i più longevi dei 28 prodotti: partecipò all'edizione del 1995 vincendo anche le 3 successive gare e a quella del 1996 dove si piazzò sesta. Il team annovera anche una vittoria a Silverstone nel Global GT Endurance championship. 


Solo da pista: La P1 GTR non ne richiama solo la colorazione da gara ma ne incarna anche lo spirito corsaiolo in quanto non è omologata per la circolazione su strada ma solo su pista. E' infatti previsto un programma corse clienti denominato McLaren P1 Driver Programme dove si avrà diritto ad una sessione iniziale al simulatore di guida, poi si parteciperà ad una giornata di prova sul tracciato di Silverstone e del Circuit de Catalunya in Spagna sotto la guida e l'assistenza dei tecnici Mclaren.

Più leggera e potente: La potenza sale a 1000 cv tondi tondi, 800 ottenuti dal V8 biturbo da 3,8 litri mentre i restanti 200 cv sono messi a disposizione dal motore elettrico.
Il rapporto peso potenza è di oltre 700 cv per tonnellata!La vettura ora è più leggera di 50 kg e monta finestrini in policarbonato con la classica finestrella scorrevole. Una curiosità, il vetro anteriore non è stato sostituito perchè è già leggero di suo essendo spesso solo 3,2 mm. La copertura del tetto e del motore ora sono in carbonio. Inoltre la carreggiata anteriore è più larga di 80 mm mentre l’assetto è stato ribassato di 50 mm. I cerchi da 19 pollici hanno il fissaggio con dado centrale e calzano pneumatici slick Pirelli.
Aerodinamica da gara: Grazie all'aerodinamica rivista e maggiorata del 10% rispetto alla P1 standard, si ottengono ben 660 kg di carico aerodinamico a 240 km/h.
L'alettone posteriore è diventato fisso ed è posizionato più in alto, a 400 mm dal corpo vettura, 300 mm più sopra di quello della McLaren P1 di serie.

La Mclaren P1 GTR tuttavia, mantiene il sistema DRS (Drag Reduction System) della vettura stradale, che consente di regolare l'inclinazione dell'alettone da 32° a 0° premendo semplicemente un pulsante sul volante.


La cifra necessaria per portarsi a casa questo bolide da pista, è pari a 2 milioni e 480 mila euro a patto di possedere già una Mclaren P1 stradale!